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giovedì 13 giugno 2019

Accompagnamento degli Adolescenti !


Il periodo dell'adolescenza inizia verso gli 11 anni con la pre-adolescenza per le ragazze e verso i 12 anni per i ragazzi. Il corpo continua a maturare fin verso i 25 anni ed in particolare le zone prefrontali del cervello implicate nel controllo delle emozioni e la pianificazione dei comportamenti.







L'adolescenza è un passaggio importante nello sviluppo di un individuo, è un periodo ricco di trasformazioni e mutamenti sia fisici che cognitivi, identitari e sociali:



I cambiamenti corporei

In questo periodo il corpo si trasforma, la crescita diventa rapida (anche 10 cm per anno) e i muscoli devono adattarsi all'allungamento delle ossa. Il centro di gravità del corpo si sposta e questo li rende goffi e a tratti maldestri. A volte l'adulto li considera dei 'mollaccioni' sdraiati su un letto o su un divano, in realtà questo permette loro di limitare al massimo le tensioni muscolari.

Il loro Schema Corporeo è completamente destrutturato e non è più percepito dalla Coscienza in modo corretto.

Lo Schema Corporeo è la rappresentazione individuale di tutto cio' che costruisce un individuo: emozioni, il corpo, le sensazioni, l'immagine di sè, le riflessioni, le intuizioni, i valori etc....



 Le variazioni di energia

Tutti i cambiamenti corporei li affaticano molto, il loro corpo passa il tempo a compensare per bilanciarsi. Passano da uno stato di eccitazione ad uno stato di indifferenza totale. Questo accade soprattutto nel periodo delle scuole medie. Non è raro che siano molto affaticati, la situazione migliora se fin da piccoli hanno fatto molto sport.

La fatica è dovuta anche al fatto che l'adolescente ha difficoltà ad addormentarsi. Questo accade perchè la melatonina non è secreta come nel bambino. Essa comincia non prima delle 23. Per questo è difficile per loro riuscire a dormire prima di mezzanotte. Durante il week end dormono di più perchè hanno un debito di sonno da recuperare.



Scoperta della sessualità

L’adolescente è sessualmente maturo, i testicoli e le ovaie sono inondati di ormoni: testosterone ed estrogeni. Essi sono responsabili di comportamenti a volte aggressivi e di altri squilibri del comportamento. Il testosterone, per esempio, li spinge a muoversi continuamente. E mentre il corpo è “pronto” il loro cervello e la parte affettiva non sono ancora arrivati alla maturità, per questo motivo tutte le relazioni sono complicate. Tutti i sentimenti sono estremizzati nella difficile costruzione della loro sessualità. E’ il periodo dell’esplorazione del loro corpo per rassicurarsi sul suo buon funzionamento.



La strutturazione del pensiero

E' in questa fase che le modificazioni cognitive e psicologiche apportano una nuova capacità di ragionamento e il momento in cui viene integrata la differenza tra il mondo virtuale e quello reale. Sviluppano la loro capacità di riflessione grazie alla maturazione cognitiva. Da questo punto di vista c'è un grande cambiamento che interviene nel passaggio tra scuola media e studi superiori. In questo periodo prendono coscienza della morte e del fatto che l'essere umano ha bisogno di dare un senso alla propria esistenza. Iniziano i grandi interrogativi sulla vita, su cio' che li circonda e sui loro Valori. E' un periodo complicato e pieno di passione dove pero' iniziano anche i comportamenti pericolosi e le dipendenze che vanno monitorate: alcool, sesso, droga, videogiochi, ossessione per l'aspetto fisico e mania per l'attività sportiva.



La costruzione della personalità

L'adolescenza è la culla della creatività, dove vengono sperimentate diverse personalità (in famiglia, con gli amici, a scuola) e dove avviene l'elaborazione del futuro adulto che vogliono diventare. Gli adolescenti si identificano con le persone che incontrano mentre elaborano il lutto del bambino che sono stati. Queste persone possono essere amici, star, gruppi di moda, eroi virtuali etc.. E' soprattutto durante gli anni del liceo che le scelte di appartenenza si affermano: amici, politica, religione. Tutte queste esperienze, giochi di ruolo e comparazioni con l'esterno, fanno emergere pian piano il nuovo Essere.


 L’autonomia affettiva

L'adolescente scopre che le sue scelte e i suoi Valori possono essere diversi da quelli dei suoi genitori. Le regole fino ad allora imposte dalla famiglia ed accettate vengono vissute come vincoli inaccettabili e suscitano comportamenti oppositivi e a volte vere e proprie ribellioni. Tutto questo fa emergere delle contraddizioni tra il desiderio di autonomia e il bisogno di essere ancora riconosciuto e sostenuto dalla famiglia. E' questo il periodo in cui trasferiscono la relazione simbiotica dai genitori ad altre persone: amici d'infanzia, compagni di scuola o primi amori. Questo 'doppio' permette all'adolescente di rassicurarsi e sentirsi forte.



Come interviene la Sofrologia?


Vengono proposti diversi protocolli per rispondere agli svariati bisogni degli adolescenti. Ovviamente ogni protocollo individuale sarà adattato e modificato sulla base delle necessità espresse da ogni singolo adolescente:



1) I complessi

Tutti i cambiamenti e  trasformazioni della pubertà destabilizzano l'adolescente che non si riconosce nel suo nuovo corpo. Passa molto tempo ad osservarsi e quando una parte del suo corpo non corrisponde al suo modello ideale si focalizza su quella parte oppure la rifiuta. Inizia a perdere stima in se stesso e si sminuisce fino al punto di non accettarsi più. La diminuzione di autostima crea problemi nella sua vita di tutti i giorni. I complessi possono portare alla ribellione ad un desiderio di esclusione dagli altri.



2) I problemi legati al sonno

L'orologio biologico regola il ritmo e l'attività quotidiana, il sonno e la veglia. I numerosi cambiamenti fisiologici e le modificazioni ormonali della pubertà desincronizzano questo orologio. La fase del sonno che permettono il recupero fisico diminuiscono e dei risvegli notturni possono apparire. Sono dovuti spesso ad incubi che trovano la loro origine nelle angosce legate alla scuola, alle trasformazioni fisiche o alle relazioni sociali. A destabilizzare il sonno intervengono anche delle abitudini che si instaurano in questo periodo (social network, discussioni whatsapp, serate durante il week end...). Progressivamente viene accumulato un debito di sonno importante che nel tempo stanca fisicamente e mentalmente l'adolescente. Questa stanchezza puo' andare a detrimento dell'apprendimento.


3) La morosità

Non è uno stato di depressione, ma uno stato passeggero che porta tristezza, melanconia, disincanto e malcontento. L'adolescente trova poco interesse nelle diverse attività che gli vengono proposte e si annoia facilmente. Sul lungo periodo perde motivazione e gusto per le cose, si chiude e sviluppa sonnolenza durante il giorno.


4) Le dipendenze

Esse definiscono un comportamento incontrollato che non si puo' reprimere e che tende a generare del piacere per attenuare un malessere interiore, anche comprendendo le conseguenze pericolose che questo comportamento puo' produrre. Questo perchè la dopamina viene prodotta chimicamente nel cervello ed è rilasciata durante le situazioni gradevoli stimolando l'individuo a cercare l'attività o l'occupazione piacevole. Ciò significa che la pratica eccessiva di videogiochi, lo sport oppure il consumo di prodotti come l'alcool, il tabacco, medicinali, cannabis etc...sono utilizzate per stimolare la dopamina nel cervello. l'adolescente durante la pubertà si distacca progressivamente dal legame di dipendenza con i suoi genitori e la scoperta della sua autonomia lo spinge a sperimentare i suoi limiti, incontrando dei rischi sul suo cammino. Tutte le nuove esperienze sperimentate in questo periodo di cambiamenti possono generare degli stati ansiosi che portano a trovare delle strategie di sollievo pericolose. Questi comportamenti sono spesso amplificati dal riconoscimento e la valorizzazione che arriva dai compagni e amici.


5) La ribellione

E' un atteggiamento di opposizione, rivolta contro l'autorità. Cercando la propria identità, l'adolescente, ha bisogno di emanciaprsi dalla protezione dei genitori, ma allo stesso modo tempo teme il confronto con il mondo esterno. Nel contempo ha il timore di non riuscire a staccarsi dal nucleo familiare e di rimanere dipendente e teme di essere abbandonato, quindi provoca la rottura: si oppone ai valori familiari e trasgredisce a tutte le regole. In questo periodo della vita si verifica una dualità caratteristica tra l'individuo che deve elaborare il lutto degli aspetti che lo proteggevano durante l'infanzia e quello che deve accettare la sfida costituita dall'emancipazione: più ha paura e più si ribella per dissimulare i suoi timori. Nel lungo periodo, l'atteggiamento di ribellione diventa pericoloso per sè ma anche per gli altri.


6) L’esclusione

Si manifesta con il divieto ad integrarsi ad un gruppo già definito. Questa proibizione è imposta oppure volontaria. Durante l'infanzia esiste la simbiosi con i genitori, mentre durante l'adolescenza si ricade sotto l'influenza del gruppo dei pari. Costruire dei legami forti con gli altri adolescenti permette ai ragazzi di conquistare l'autonomia, ma soprattutto di valorizzarsi attraverso il prestigio sociale. Per appartenere a questo gruppo  l'adolescente deve adottare le stesse regole: il look, le espressioni, il comportamento e deve avere gli stessi amici.



7) L’inibizione

E' un processo interiore che, a diversi gradi, limita o impedisce dei comportamenti. Le cause possono essere molteplici: angoscia, disfunzioni del sistema nervoso, carenza affettiva, famiglia troppo protettiva, etc..).

L'inibizione puo' essere intelletuale, fisica, affettiva, verbale oppure psicologica. Si avranno allora difficoltà a pensare e concentrarsi, rigidità del corpo oppure problemi di tonicità, difficoltà a mostrare le emozioni, mutismo, perdita dell'appetito o del sonno.

L'adolescenza è un periodo che puo' esasperare la timidezza, quindi in ragazzi di per sè già timidi puo' degenerare in inibizione. In effetti c'è differenza tra timidezza e inibizione: la prima è legata alla paura dello sguardo altrui, ma il ragazzo riesce ad agire e si inibisce solo a tratti, nella seconda si verifica un vero blocco totale che nei casi più complessi puo' avere alla base una vera e propria fobia sociale.


8) La somatizzazione

Dal greco 'soma': corpo, è un fenomeno incosciente che permette ad un individuo di esprimere fisicamente una sofferenza psicologica. La persona lamenta dolori e problemi fisici in assenza di una causa organica reale. La somatizzazione si verifica generalmente a causa di uno stress preciso, ma puo' degenerare in una condizione cronica se la persona è costantemente esposta alla causa stressante. Si manifesta con differenti sintomi: mal di pancia, cefalea, dolori diffusi, eczema, allergie, problemi digestivi, nausee, dissenteria, crisi d'asma etc...

Quando l'adolescente non riesce ad esprimere le sue angosce, si lamenta di dolori cornici e sviluppa dei sintomi per attirare l'attenzione delle persone a lui vicine come amici, genitori o professori.


9) Difficoltà scolastiche transitorie

Si tratta di difficoltà transitorie comuni a molti adolescenti. Si manifestano alla fine delle medie o all'inizio del liceo: fino ad allora il profitto scolastico era soddisfacente, all'improvviso i risultati sono in flessione senza ragioni apparenti.

Questa demotivazione passeggera è dovuta generalmente alle diverse trasformazioni dovute alla pubertà. Gli adolescenti disperdono la loro concentrazione facilmente poichè i loro centri d'interesse si modificano e si moltiplicano, inizia quindi a trascurare l'apprendimento delle conoscenze a favore della sperimentazione delle nuove sensazioni e attività.

L'adolescente ha anche bisogno di affrancarsi dai suoi genitori, quindi la flessione nel rendimento scolastico è un modo per opporsi alle aspettative genitoriali, abbandonando l'esigenza di cercare la loro approvazione (essere un bravo studente, avere un diploma....). Spesso vengono messi in discussione anche i metodi di lavoro proposti dagli insegnanti.

Se le difficoltà scolastiche si intensificano o continuano nel lungo periodo, iniziano i cattivi risultati e cio' determina un impatto negativo sull'autostima dei ragazzi.



10) Gli esami

Essi convalidano le tappe dell'apprendimento e costellano la vita degli adolescenti per tutto il periodo della scolarità. (medie, liceo e studi superiori). Gli esami apportano ai ragazzi un riconoscimento sociale, per questo motivo vengono affrontati con molta inquietudine. Essi hanno un impatto sia sul loro avvenire professionale, ma anche sulle relazioni familiari. L'adolescente teme di non essere all'altezza e quindi gestisce l'ansia in modo differente a seconda dei casi: alcuni cercano rifugio in altre attività per dimenticare la scadenza, mentre altri sono ossessionati dal ripasso. In entrambi i casi l'adolescente si stanca molto, sia fisicamente che mentalmente e questo non gli consente di controllare la sua angoscia il giorno dell'esame. Perde tutti gli strumenti che normalmente lo aiutano (buchi di memoria, linguaggio diventa confuso, tremori, crisi di pianto...) e questo aumenta la possibilità di insuccesso.

Gli esami scolastici non sono l'unica valutazione a cui è confrontato l'adolescente, esistono anche gli esami sportivi o artistici. A seconda del carattere ricorrente del fallimento il ragazzo non osa più presentarsi agli esami e perde tutta la fiducia in se stesso.


(Articolo ispirato al libro "Protocoles de sophrologie" Catherine Aliotta - InterEditions)


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