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giovedì 8 aprile 2021

La Coscienza: « Frammenti di un insegnamento sconosciuto » di P.D. Ouspenky/Gurdjieff

 

In una delle riunioni che seguirono Gurdjieff ritorno’ sul problema della coscienza.

Vi sono quattro stati di coscienza possibili per l’uomo. 

L’uomo ordinario vive negli stati di coscienza più bassi. I due stati di coscienza superiori gli sono inaccessibili perchè è incapace di comprenderli e li giudica dal punto di vista dei due stati di coscienza inferiori che gli sono abituali.

Il primo: il SONNO, è lo stato passivo nel quale gli uomini trascorrono un terzo e sovente anche la metà della loro vita.

Il secondo, nel quale passano l’altra metà della loro vita, è quello stato in cui camminano per le strade, scrivono libri, discutono soggetti sublimi, si occupano di politica, si ammazzano a vicenda : è uno stato che considerano attivo e chiamano ‘coscienza lucida’ o ‘STATO DI VEGLIA della coscienza’.

Il terzo stato di coscienza è il ricordarsi di sé o COSCIENZA DI SE', coscienza del proprio essere, costituisce il diritto naturale dell’uomo ‘quale egli è’, e se l’uomo non lo possiede, è unicamente perchè le sue condizioni di vita sono anormali. Questo stato di coscienza appare a tratti molto brevi e molto rari, non è possibile renderlo più o meno permanente senza un allenamento speciale.

Per la maggior parte delle persone, anche se molto colte e ragionevoli, il principale OSTACOLO sulla via dell’acquisizione della coscienza di sé è che ‘CREDONO di possederla’, sono del tutto convinti di avere già la coscienza di sé stessi e di possedere tutto cio’ che accompagna questo stato. Ora, è evidente che un uomo non avrà interesse ad acquisire con un lungo e difficile lavoro una cosa che, a parer suo, possiede già. Al contrario, se gliene parlate, penserà che siete pazzo, o che tentiate di approfittare della sua credulità per un vostro vantaggio personale.

Il quarto stato di coscienza è la COSCIENZA OBIETTIVA. In questo stato l’uomo puo’ vedere le cose come sono. Talvolta, negli stati inferiori di coscienza, egli puo’ avere dei barlumi di questa coscienza superiore. Esistono testimonanze sullla possibilità di realizzare tale stato di coscienza che viene definito ‘ILLUMINAZIONE’. 

Ma l’unica strada giusta verso la coscienza obiettiva passa attraverso lo sviluppo della coscienza di sé, il terzo stato di coscienza.

Per comprendere quale è la differenza tra gli stati di coscienza bisogna tornare al primo stato, che è il sonno. L’uomo è immerso nei suoi sogni, poco importa che ne conservi o meno il ricordo. Poi l’uomo si sveglia. A prima vista, questo è uno stato di coscienza completamente diverso. Egli puo’ muoversi, parlare con altre persone, fare dei progetti, vedere pericoli, evitarli, e cosi di seguito. Sarebbe ragionevole pensare che si trovi in una situazione migliore di quando era addormentato. Ma se gettiamo uno sguardo sul suo mondo interiore, sui suoi pensieri, sulle cause delle sue azioni, comprendiamo che egli è pressoché nello stesso stato in cui era quando dormiva. 

E’ anche peggio, perchè nel sonno egli è passivo, cioè non puo’ fare nulla. Nello stato di veglia, al contrario, egli PUO’ AGIRE continuamente e i risultati delle sue azioni si ripercuoteranno su di lui e sulle persone intorno a lui. Eppure, non si ricorda di sé stesso. 

Egli è una macchina, tutto gli succede. Non puo’ arrestare il flusso dei suoi pensieri, non puo’ controllare la sua immaginazione, le sue emozioni, la sua attenzione. Vive in un mondo soggettivo di amo/non amo, mi piace/non mi piace, ho voglia/non ho voglia, cioè in un  mondo fatto di cio’ che crede. 

Non vede il mondo reale. Esso gli è nascosto dal muro della sua immaginazione. Egli vive nel sonno. Dorme. Quello che chiama la sua ‘coscienza lucida’ non è che sonno molto più pericoloso del sonno nel suo letto.

Consideriamo qualche avvenimento della vita dell’umanità. Ad esempio la guerra. Cosa significa ?

Significa che molti milioni di addormentati si sforzano di distruggere molti milioni di altri addormentati. Si rifiuterebbero di farlo, naturalmente, se si svegliassero. Tutto quello che accade è dovuto a questo sonno. Sonno e Veglia sono entrambi stati di coscienza soggettivi. Solo cominciando a ricordarsi di sé l’uomo puo’ realmente svegliarsi.

Un uomo pienamente sviluppato, nel vero senso della parola, dovrebbe possedere quattro stati di coscienza. 

Tuttavia l’uomo ordinario vive solo in due stati di coscienza. 

Egli conosce, o perlomeno puo’ conoscere l’esistenza del quarto stato. Tutti gli ’stati mistici’ e simili sono mal definiti, ma se non si tratta né di frodi, né di simulazioni, si tratta di sprazzi di cio’ che chiamiamo uno stato di coscienza obiettiva, il quarto stato di Coscienza. 

Normalmente, invece, l’uomo non sa nulla del terzo stato di coscienza e neppure lo sospetta. Nè puo’ sospettarlo, perchè se gli spiegate cos’è, egli vi dirà che quello è il suo STATO ABITUALE. 

Egli considera sé stesso un essere cosciente che governa la propria vita. I fatti lo contraddicono, ma egli li ritiene accidentali o momentanei, destinati a sistemarsi da soli.

Immaginando di possedere la coscienza di sé per diritto di nascita, non gli verrà mai in mente di tentare di avvicinarla o di ottenerla. E tuttavia senza il terzo stato di coscienza arrivare al quarto stato non è possibile!!


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1 commento:

  1. Mi sa che mi manca non solo il terzo, ma tutti gi stati di coscienza (o parte di essi?)
    I U T O O O !!!

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