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venerdì 24 maggio 2019

Gestire lo Stress è possibile!



"La completa libertà dallo stress è la morte. Contrariamente a quanto si pensa di solito, non dobbiamo in realtà non possiamo, evitare lo stress, ma possiamo incontrarlo in modo efficace e trarne vantaggio imparando di più sui suoi meccanismi, e adattando la nostra filosofia dell'esistenza ad esso" (Selye, 1974)

Lo stress è un insieme di reazioni fisiologiche, cognitivo comportamentali ed emotive che si manifestano in un individuo durante un processo di adattamento.  Gli stimoli che arrivano dall'esterno non devono essere necessariamente negativi o dannosi, la reazione dell'individuo puo' essere attivata anche da richieste ambientali solite ma percepite soggettivamente in modo intenso. Gli effetti negativi si verificano quando c'è un'incongruenza fra le richieste dell'ambiente e la capacita' soggettiva di esaudirle (distress) contrapposta alla condizione di eustress, risposta positiva e sana agli stimoli esterni, che dà una sensazione di appagamento ed altri sentimenti positivi.

Hans Selye
Il neuroendocrinologo Hans Selye indentifico', in tale processo, tre fasi fondamentali che si succedono nell'organismo durante ogni reazione da stress e chiamo' l'intera sequenza "Sindrome Generale di Adattamento" (SGA). Le tre fasi sono: 


** FASE DI ALLERTA compaiono i primi segnali che portano ad un aumento della frequenza cardiaca e tensioni muscolari, mentre la vigilanza aumenta. In questa fase avviene un'intensa produzione di adrenalina.

** FASE DI RESISTENZA è il momento in cui l'individuo si adegua alle circostanze esterne. Finchè viene percepito il fattore di stress (stressor) l'organismo resiste. Questa fase puo' durare molti minuti, giorni, settimane, anni o anche tutta la vita. Il corpo si adatta creando azioni per proteggersi. E' in questa fase che si ha la secrezione di glucocorticoidi (sono una classe di ormoni prodotti dalle ghiandole surrenali). Il principale ormone glucorticoide è il cortisolo, meglio conosciuto come ormone dello stress. Livelli alti di cortisolo entrano in conflitto con un altro ormone: il testosterone. Questa fase si riconosce dai sintomi quali l'ansia, la paura, l'angoscia, la fatica.

**FASE DI ESAURIMENTO a seguito dell'esposizione prolungata allo stress, la resistenza del corpo diminuisce. Tutte le riserve di energia sono state consumate e l'organismo non ha più gli strumenti per adattarsi. E' il momento in cui delle malattie organiche possono apparire (ipertensione, gastrite, ulcera, etc..)

Gestire lo stress si riassume  dunque nello SVILUPPARE RINFORZARE ed INTEGRARE la nostra capacità di adattamento.

Lo scopo della Sofrologia è quello di consentire alle persone di gestire lo stress sviluppando integrando e rinforzando le proprie capacità  interiori per consentire alla persona di adattarsi e gestire al meglio i momenti ansiongeni. 
Come?
Seguendo 4 direttrici fondamentali:

1)Mantenere un buon autocontrollo
"Chi non controlla i propri sensi è come chi naviga su un vascello senza timone, che quindi è destinato ad infrangersi in mille pezzi non appena incontrerà il primo scoglio" (Gandhi)














2)Lasciare andare
"Il mare e la vita hanno molto in comune. Rilassati. Lasciati andare. Abbi fiducia nel fatto che resterai a galla, e ci starai. Se invece opponi resistenza, pensando che finirai sul fondo ci andrai davvero. La scelta spetta solo a te." (Marcia Grad Powers)



3) Coltivare la Conoscenza di se stessi
"Vivete una Vita in cui potete riconoscervi!" (Tiziano Terzani)



4) Agire con Consapevolezza
" Per la mente che vede con chiarezza non c'è necessità di scelta, c'è azione" (Jiddu Krishnamurti)

Agire significa innescare una dinamica, per agire è necessario avere fiducia in se stessi. Significa uscire da una situazione che non porta dei frutti, per affrontarla da un nuovo punto di vista. Rinforzare la fiducia in sé significa sviluppare una migliore conoscenza di noi stessi e delle nostre capacità. Una migliore conoscenza di sé permette di acquisire una grande coerenza interiore.
Avere fiducia in sé significa, in sintesi, sviluppare una relazione più naturale con le emozioni negative che incontriamo sul nostro cammino, rinforzare la nostra resilienza alla delusione e alla frustrazione.
L'emozione a cui è più legata la mancanza di fiducia in sé è la paura.



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