Il periodo
dell'adolescenza inizia verso gli 11 anni con la pre-adolescenza per le ragazze
e verso i 12 anni per i ragazzi. Il corpo continua a maturare fin verso i 25
anni ed in particolare le zone prefrontali del cervello implicate nel controllo
delle emozioni e la pianificazione dei comportamenti.
L'adolescenza è
un passaggio importante nello sviluppo di un individuo, è un periodo ricco di
trasformazioni e mutamenti sia fisici che cognitivi, identitari e sociali:
I cambiamenti corporei
In questo periodo
il corpo si trasforma, la crescita diventa rapida (anche 10 cm per anno) e i
muscoli devono adattarsi all'allungamento delle ossa. Il centro di gravità del
corpo si sposta e questo li rende goffi e a tratti maldestri. A volte l'adulto
li considera dei 'mollaccioni' sdraiati su un letto o su un divano, in realtà
questo permette loro di limitare al massimo le tensioni muscolari.
Il loro Schema
Corporeo è completamente destrutturato e non è più percepito dalla Coscienza in
modo corretto.
Lo Schema
Corporeo è la rappresentazione individuale di tutto cio' che costruisce un
individuo: emozioni, il corpo, le sensazioni, l'immagine di sè, le riflessioni,
le intuizioni, i valori etc....
Le variazioni di energia
Tutti i
cambiamenti corporei li affaticano molto, il loro corpo passa il tempo a
compensare per bilanciarsi. Passano da uno stato di eccitazione ad uno stato di
indifferenza totale. Questo accade soprattutto nel periodo delle scuole medie.
Non è raro che siano molto affaticati, la situazione migliora se fin da piccoli
hanno fatto molto sport.
La fatica è
dovuta anche al fatto che l'adolescente ha difficoltà ad addormentarsi. Questo
accade perchè la melatonina non è secreta come nel bambino. Essa comincia non
prima delle 23. Per questo è difficile per loro riuscire a dormire prima di
mezzanotte. Durante il week end dormono di più perchè hanno un debito di sonno
da recuperare.
Scoperta della
sessualità
L’adolescente è
sessualmente maturo, i testicoli e le ovaie sono inondati di ormoni:
testosterone ed estrogeni. Essi sono responsabili di comportamenti a volte
aggressivi e di altri squilibri del comportamento. Il testosterone, per
esempio, li spinge a muoversi continuamente. E mentre il corpo è “pronto” il
loro cervello e la parte affettiva non sono ancora arrivati alla maturità, per
questo motivo tutte le relazioni sono complicate. Tutti i sentimenti sono
estremizzati nella difficile costruzione della loro sessualità. E’ il periodo
dell’esplorazione del loro corpo per rassicurarsi sul suo buon funzionamento.
La strutturazione
del pensiero
E' in questa fase
che le modificazioni cognitive e psicologiche apportano una nuova capacità di
ragionamento e il momento in cui viene integrata la differenza tra il mondo
virtuale e quello reale. Sviluppano la loro capacità di riflessione grazie alla
maturazione cognitiva. Da questo punto di vista c'è un grande cambiamento che
interviene nel passaggio tra scuola media e studi superiori. In questo periodo
prendono coscienza della morte e del fatto che l'essere umano ha bisogno di
dare un senso alla propria esistenza. Iniziano i grandi interrogativi sulla
vita, su cio' che li circonda e sui loro Valori. E' un periodo complicato e
pieno di passione dove pero' iniziano anche i comportamenti pericolosi e le
dipendenze che vanno monitorate: alcool, sesso, droga, videogiochi, ossessione
per l'aspetto fisico e mania per l'attività sportiva.
La costruzione
della personalità
L'adolescenza è
la culla della creatività, dove vengono sperimentate diverse personalità (in
famiglia, con gli amici, a scuola) e dove avviene l'elaborazione del futuro
adulto che vogliono diventare. Gli adolescenti si identificano con le persone
che incontrano mentre elaborano il lutto del bambino che sono stati. Queste
persone possono essere amici, star, gruppi di moda, eroi virtuali etc.. E'
soprattutto durante gli anni del liceo che le scelte di appartenenza si
affermano: amici, politica, religione. Tutte queste esperienze, giochi di ruolo
e comparazioni con l'esterno, fanno emergere pian piano il nuovo Essere.
L'adolescente
scopre che le sue scelte e i suoi Valori possono essere diversi da quelli dei
suoi genitori. Le regole fino ad allora imposte dalla famiglia ed accettate vengono vissute come vincoli inaccettabili e suscitano comportamenti
oppositivi e a volte vere e proprie ribellioni. Tutto questo fa emergere delle
contraddizioni tra il desiderio di autonomia e il bisogno di essere ancora
riconosciuto e sostenuto dalla famiglia. E' questo il periodo in cui
trasferiscono la relazione simbiotica dai genitori ad altre persone: amici
d'infanzia, compagni di scuola o primi amori. Questo 'doppio' permette
all'adolescente di rassicurarsi e sentirsi forte.
Come interviene la Sofrologia?
Vengono proposti
diversi protocolli per rispondere agli svariati bisogni degli adolescenti.
Ovviamente ogni protocollo individuale sarà adattato e modificato sulla base
delle necessità espresse da ogni singolo adolescente:
1) I complessi
Tutti i
cambiamenti e trasformazioni della
pubertà destabilizzano l'adolescente che non si riconosce nel suo nuovo corpo.
Passa molto tempo ad osservarsi e quando una parte del suo corpo non
corrisponde al suo modello ideale si focalizza su quella parte oppure la
rifiuta. Inizia a perdere stima in se stesso e si sminuisce fino al punto di
non accettarsi più. La diminuzione di autostima crea problemi nella sua vita di
tutti i giorni. I complessi possono portare alla ribellione ad un desiderio di
esclusione dagli altri.
2) I problemi
legati al sonno
L'orologio
biologico regola il ritmo e l'attività quotidiana, il sonno e la veglia. I
numerosi cambiamenti fisiologici e le modificazioni ormonali della pubertà
desincronizzano questo orologio. La fase del sonno che permettono il recupero
fisico diminuiscono e dei risvegli notturni possono apparire. Sono dovuti
spesso ad incubi che trovano la loro origine nelle angosce legate alla scuola,
alle trasformazioni fisiche o alle relazioni sociali. A destabilizzare il sonno
intervengono anche delle abitudini che si instaurano in questo periodo (social
network, discussioni whatsapp, serate durante il week end...). Progressivamente
viene accumulato un debito di sonno importante che nel tempo stanca fisicamente
e mentalmente l'adolescente. Questa stanchezza puo' andare a detrimento dell'apprendimento.
3) La morosità
Non è uno stato
di depressione, ma uno stato passeggero che porta tristezza, melanconia,
disincanto e malcontento. L'adolescente trova poco interesse nelle diverse
attività che gli vengono proposte e si annoia facilmente. Sul lungo periodo
perde motivazione e gusto per le cose, si chiude e sviluppa sonnolenza durante
il giorno.
4) Le dipendenze
Esse definiscono
un comportamento incontrollato che non si puo' reprimere e che tende a generare
del piacere per attenuare un malessere interiore, anche comprendendo le
conseguenze pericolose che questo comportamento puo' produrre. Questo perchè la
dopamina viene prodotta chimicamente nel cervello ed è rilasciata durante le
situazioni gradevoli stimolando l'individuo a cercare l'attività o
l'occupazione piacevole. Ciò significa che la pratica eccessiva di videogiochi,
lo sport oppure il consumo di prodotti come l'alcool, il tabacco, medicinali,
cannabis etc...sono utilizzate per stimolare la dopamina nel cervello.
l'adolescente durante la pubertà si distacca progressivamente dal legame di
dipendenza con i suoi genitori e la scoperta della sua autonomia lo spinge a
sperimentare i suoi limiti, incontrando dei rischi sul suo cammino. Tutte le
nuove esperienze sperimentate in questo periodo di cambiamenti possono generare
degli stati ansiosi che portano a trovare delle strategie di sollievo
pericolose. Questi comportamenti sono spesso amplificati dal riconoscimento e
la valorizzazione che arriva dai compagni e amici.
5) La ribellione
E'
un atteggiamento di opposizione, rivolta contro l'autorità.
Cercando la propria identità, l'adolescente, ha bisogno di emanciaprsi dalla
protezione dei genitori, ma allo stesso modo tempo teme il confronto con il mondo
esterno. Nel contempo ha il timore di non riuscire a staccarsi dal nucleo
familiare e di rimanere dipendente e teme di essere abbandonato, quindi provoca
la rottura: si oppone ai valori familiari e trasgredisce a tutte le regole. In
questo periodo della vita si verifica una dualità caratteristica tra l'individuo
che deve elaborare il lutto degli aspetti che lo proteggevano durante
l'infanzia e quello che deve accettare la sfida costituita dall'emancipazione:
più ha paura e più si ribella per dissimulare i suoi timori. Nel lungo periodo,
l'atteggiamento di ribellione diventa pericoloso per sè ma anche per gli altri.
6) L’esclusione
Si manifesta con
il divieto ad integrarsi ad un gruppo già definito. Questa proibizione è
imposta oppure volontaria. Durante l'infanzia esiste la simbiosi con i
genitori, mentre durante l'adolescenza si ricade sotto l'influenza del gruppo
dei pari. Costruire dei legami forti con gli altri adolescenti permette ai
ragazzi di conquistare l'autonomia, ma soprattutto di valorizzarsi attraverso
il prestigio sociale. Per appartenere a questo gruppo l'adolescente deve adottare le stesse regole:
il look, le espressioni, il comportamento e deve avere gli stessi amici.
7) L’inibizione
E' un processo
interiore che, a diversi gradi, limita o impedisce dei comportamenti. Le cause
possono essere molteplici: angoscia, disfunzioni del sistema nervoso, carenza
affettiva, famiglia troppo protettiva, etc..).
L'inibizione puo'
essere intelletuale, fisica, affettiva, verbale oppure psicologica. Si avranno
allora difficoltà a pensare e concentrarsi, rigidità del corpo oppure problemi
di tonicità, difficoltà a mostrare le emozioni, mutismo, perdita dell'appetito
o del sonno.
L'adolescenza è
un periodo che puo' esasperare la timidezza, quindi in ragazzi di per sè già
timidi puo' degenerare in inibizione. In effetti c'è differenza tra timidezza e
inibizione: la prima è legata alla paura dello sguardo altrui, ma il ragazzo
riesce ad agire e si inibisce solo a tratti, nella seconda si verifica un vero
blocco totale che nei casi più complessi puo' avere alla base una vera e
propria fobia sociale.
8) La
somatizzazione
Dal greco 'soma': corpo, è un fenomeno incosciente che permette ad un individuo di esprimere
fisicamente una sofferenza psicologica. La persona lamenta dolori e problemi
fisici in assenza di una causa organica reale. La somatizzazione si verifica
generalmente a causa di uno stress preciso, ma puo' degenerare in una condizione
cronica se la persona è costantemente esposta alla causa stressante. Si
manifesta con differenti sintomi: mal di pancia, cefalea, dolori diffusi,
eczema, allergie, problemi digestivi, nausee, dissenteria, crisi d'asma etc...
Quando
l'adolescente non riesce ad esprimere le sue angosce, si lamenta di dolori
cornici e sviluppa dei sintomi per attirare l'attenzione delle persone a lui
vicine come amici, genitori o professori.
9) Difficoltà
scolastiche transitorie
Si tratta di
difficoltà transitorie comuni a molti adolescenti. Si manifestano alla fine
delle medie o all'inizio del liceo: fino ad allora il profitto scolastico era
soddisfacente, all'improvviso i risultati sono in flessione senza ragioni
apparenti.
Questa
demotivazione passeggera è dovuta generalmente alle diverse trasformazioni
dovute alla pubertà. Gli adolescenti disperdono la loro concentrazione
facilmente poichè i loro centri d'interesse si modificano e si moltiplicano,
inizia quindi a trascurare l'apprendimento delle conoscenze a favore della
sperimentazione delle nuove sensazioni e attività.
L'adolescente ha
anche bisogno di affrancarsi dai suoi genitori, quindi la flessione nel
rendimento scolastico è un modo per opporsi alle aspettative genitoriali,
abbandonando l'esigenza di cercare la loro approvazione (essere un bravo
studente, avere un diploma....). Spesso vengono messi in discussione anche i
metodi di lavoro proposti dagli insegnanti.
Se le difficoltà
scolastiche si intensificano o continuano nel lungo periodo, iniziano i cattivi
risultati e cio' determina un impatto negativo sull'autostima dei ragazzi.
10) Gli esami
Essi convalidano
le tappe dell'apprendimento e costellano la vita degli adolescenti per tutto
il periodo della scolarità. (medie, liceo e studi superiori). Gli esami
apportano ai ragazzi un riconoscimento sociale, per questo motivo vengono
affrontati con molta inquietudine. Essi hanno un impatto sia sul loro avvenire
professionale, ma anche sulle relazioni familiari. L'adolescente teme di non
essere all'altezza e quindi gestisce l'ansia in modo differente a seconda dei
casi: alcuni cercano rifugio in altre attività per dimenticare la scadenza,
mentre altri sono ossessionati dal ripasso. In entrambi i casi l'adolescente si
stanca molto, sia fisicamente che mentalmente e questo non gli consente di
controllare la sua angoscia il giorno dell'esame. Perde tutti gli strumenti che
normalmente lo aiutano (buchi di memoria, linguaggio diventa confuso, tremori,
crisi di pianto...) e questo aumenta la possibilità di insuccesso.
Gli esami
scolastici non sono l'unica valutazione a cui è confrontato l'adolescente,
esistono anche gli esami sportivi o artistici. A seconda del carattere
ricorrente del fallimento il ragazzo non osa più presentarsi agli esami e perde
tutta la fiducia in se stesso.
(Articolo
ispirato al libro "Protocoles de sophrologie" Catherine Aliotta -
InterEditions)
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